September 12, 2025

Il governo Netanyahu sta attuando una pulizia etnica a Gaza, con la complicità degli Stati Uniti

Il governo israeliano guidato da Netanyahu sta conducendo la più vasta operazione di pulizia etnica nella Striscia di Gaza, in diretta sotto gli occhi del mondo intero.

Il governo Netanyahu sta attuando una pulizia etnica a Gaza, con la complicità degli Stati Uniti

Il governo Netanyahu sta attuando una pulizia etnica a Gaza, con la complicità degli Stati Uniti

Il governo israeliano guidato da Netanyahu sta conducendo la più vasta operazione di pulizia etnica nella Striscia di Gaza, in diretta sotto gli occhi del mondo intero.

L’obiettivo evidente è lo svuotamento della città di Gaza, abitata da circa un milione di persone che vivono in condizioni disumane. L’esercito di occupazione sta distruggendo interi quartieri residenziali e grattacieli che ospitano migliaia di famiglie, cancellando ogni traccia di vita e negando le condizioni minime di sopravvivenza.

Questo genocidio, portato avanti con la copertura politica e militare degli Stati Uniti e il silenzio della comunità internazionale, rappresenta una vergogna morale e una sfida storica al diritto internazionale.

In una conferenza stampa, il direttore del settore sanitario di Gaza, Dott. MunirAl-Bursh, ha dichiarato che la città di Gaza rappresenta il centro principale per le attrezzature sanitarie, i laboratori e le scorte di medicinali, oggi completamente distrutti o bloccati a causa dell’assedio.

Chiediamo con urgenza:

1.  La fine immediata dell’aggressione e dell’assedio totale.

2.  L’apertura dei valichi per permettere l’ingresso di cibo, medicinali, personale medico, convogli umanitari e giornalisti.

3.  La documentazione dei crimini di guerra e l’avvio di processi internazionali per giudicare l’occupazione israeliana per genocidio.

4.  L’interruzione di ogni relazione politica ed economica con il governo israeliano e l’imposizione di sanzioni internazionali immediate.

5.  Il sostegno al sistema sanitario e alla protezione civile, oltre a garantire rifugi sicuri per le famiglie sfollate.

6.  La protezione internazionale delle missioni umanitarie, in particolare della Global Sumud Flotilla, in partenza da vari porti con attivisti, politici e giornalisti da 44 paesi, che portano aiuti umanitari essenziali e devono essere tutelati dalle minacce israeliane.

A quasi due anni dall’inizio dell’aggressione, chiediamo alla comunità internazionale di prendere posizione a favore del diritto internazionale, di difendere i diritti umani e la dignità del popolo palestinese, e di agire subito per salvare vite umane.

Il silenzio equivale alla complicità. La storia non dimenticherà.

Roma, 12/09/2025

L’Associazione dei Palestinesi in Italia (API)