September 10, 2025

l'evacuazione è diventata sinonimo di annientamento

Evacuazione.”Una parola semplice, ma che nella Striscia di Gaza è diventata un comando perentorio e letale, pronunciato dall’esercito israeliano con un conto alla rovescia preciso, entro il quale tutto deve essere lasciato.

l'evacuazione è diventata sinonimo di annientamento

Fermiamo il genocidio a Gaza:

l'evacuazione è diventata sinonimo di annientamento

Roma, 10settembre 2025

“Evacuazione.”
Una parola semplice, ma che nella Striscia di Gaza è diventata un comando perentorio e letale, pronunciato dall’esercito israeliano con un conto alla rovescia preciso, entro il quale tutto deve essere lasciato.
Passati quei pochi minuti, piovono i missili che trasformano edifici, vite e ricordi in macerie.

“Evacuazione” a Gaza significa abbandonare tutto: oggetti, storie, case, pezzi di vita.
Significa vedere i propri ricordi gettati in fretta dai balconi – materassi, valigie, documenti – nella speranza di salvare qualcosa, mentre tutto il resto viene distrutto per sempre.

Questa parola riecheggia in ogni città, in ogni quartiere, anche davanti a grattacieli di 14o più piani, come quello della famiglia Mushtaha. E non si ferma.
Nelle ultime ore, l’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi contro gli edifici più alti, come la Torre Taiba colpita da due missili su via Al-Rashid, nei pressi del porto di Gaza.

In questi attacchi, non viene lasciato il tempo necessario per fuggire, né per salvare oggetti personali o ricordi di famiglia.
Il risultato? Famiglie intere per strada, senza un rifugio, con bambini costretti a vivere tra le rovine e le macerie.

Nel centro di Gaza vivono circa 1,2 milioni di persone, di cui oltre 700.000 sono già sfollate da altri quartieri.
Sopravvivono in condizioni disumane, senza casa, senza assistenza, senza sicurezza.

Sono passati oltre700 giorni di guerra, distruzione e genocidio.
Non possiamo più rimanere in silenzio.

Fermiamo il genocidio.

Associazione dei Palestinesi in Italia
Roma, 10 settembre 2025